PROGETTO
ALBANIA 2020-2022
B.P.: “Il nostro scopo
ultimo è di far crescere uomini capaci di prendere decisioni con la propria
testa senza farsi trascinare da suggerimenti di massa”.
FINALITA'
DEL PROGETTO
Pace e guerra, democrazia e dittatura, sviluppo e povertà, libertà
di culto e di espressione, l'Albania ci propone una rilettura di queste parole,
spesso sentite e dette con la leggerezza di chi non ha esperienze reali. Ci
troviamo dentro la storia…per ripercorrerla e capirla insieme.
Cittadinanza
attiva
L’Albania è un Paese, fortemente segnato da una dittatura durata
50 anni, che ora è caratterizzato da una lenta ripresa economica e da grandi
contrasti nella gestione politica e amministrativa del paese, che in sostanza
ne limita le buone potenzialità e le aspirazioni europee. L’attuale generazione
di giovani, sentendosi distante dalla rotta che sta prendendo l’Albania e
impotente di fronte alle problematiche politiche e sociali, appare
disinteressata dal farsi carico delle difficoltà del proprio Paese o disillusa
e scoraggiata al punto da cercare altrove la propria strada: tutto questo si
traduce in un’elevata mobilità giovanile interna e soprattutto verso l’esterno
che ha portato l’Albania a perdere letteralmente una fascia intermedia di
popolazione e a subire un consistente, inesorabile spopolamento. Tuttavia,
nell’ultimo periodo si può assistere ad un autentico risveglio delle coscienze
in alcuni gruppi di giovani, una nuova generazione che inizia, con fatica, a
prendersi cura della società e delle sorti del paese.
Toccare con mano questa realtà ci può condurre a riflettere in
modo critico sul nostro quotidiano, su cosa ci accade attorno, sui nostri
valori democratici, su quanto siano stati difficili da acquisire e su quanto,
al giorno d’oggi, spesso si diano per scontati.
L’esperienza in Albania può far emergere temi quali la cura del
Creato e dell’uomo, il costruire insieme la città, la responsabilità di un
mondo che non ci appartiene ma nel quale siamo chiamati ad essere parte attiva
e motore di un cambiamento possibile.
Incontro e
scoperta dell'altro
In un momento storico nel quale troppo spesso “l'altro” viene
vissuto come minaccia alla nostra libertà e come invasione rispetto al nostro
spazio, in cui si vive la frammentazione dei riferimenti culturali e lo
spaesamento, il percorso del progetto ci accompagna verso la presa di coscienza
che la diversità è valore e arricchimento reciproco, e che combattere il
pregiudizio e gli stereotipi negativi oggi passa dalla forza del dialogo, dal
riconoscere la ricchezza dell’incontro e dalla riflessione sul nostro concetto
di informazione libera.
Il progetto ci permette di riconoscere che siamo tutti persone,
insieme di corpo, fede e intelletto, ma soprattutto figli di un unico Padre,
parte quindi di una comunità che va oltre le frontiere, che, anzi, non solo le
include, ma le riporta al centro; questo però può avvenire solo se usciamo dal
nostro contesto “noto e protetto” per esplorare le periferie dell’incontro con
l’altro verso le nuove rotte dell’emarginazione.
Esperienza
di Fede
In un paese in cui il culto e l'espressione religiosa sono state
proibite in tutte le loro forme per cinquanta anni durante la dittatura, ora il
senso del sacro e l'apertura alla proposta di Fede si colgono in tutte le
situazioni di vita, soprattutto negli ambienti più poveri, rurali e di
montagna. Il contatto e la testimonianza di persone che hanno compiuto una
consapevole scelta religiosa in un contesto così ostile ci aiuta a rivalutare
la bellezza e la ricchezza dell’incontro con Gesù.
Vivere l’esperienza insieme a comunità parrocchiali e religiose ci
permette di apprezzare l’universalità della Chiesa, nelle sue diverse
sfaccettature.
In Albania convivono tre religioni, il Cristianesimo radicato
particolarmente nel nord del paese, la religione Ortodossa e l'Islam: questa
convivenza è da sempre vissuta come normalità e ricchezza, con grande rispetto
reciproco. In un contesto internazionale che spesso stride con questi valori,
l’esperienza del progetto può aiutarci a capire che la via della coesistenza
pacifica è sempre possibile, offrendoci un modello alternativo e virtuoso di
multiculturalità e multireligiosità da portare con noi al nostro ritorno e,
magari, da testimoniare nel nostro territorio di provenienza.
STILE
DEL PROGETTO
Protagonismo
È attenzione del
progetto porre al centro dell'esperienza il protagonismo della comunità e del
singolo Rover e Scolta, attraverso la flessibilità delle proposte e la gestione
del programma giornaliero del campo. Lo staff del progetto accompagna la
comunità nella costruzione del proprio campo, proponendo occasioni di
riflessione, incontri ed esperienze significative.
Cammino di fede
Tutte le proposte del
progetto acquistano forza e significato alla luce del cammino di fede che
ciascuna comunità RS dovrà vivere sia nella preparazione che nello svolgimento
del campo. Le comunità verranno accolte e coinvolte attivamente nelle missioni
o parrocchie ospitanti.
Vita
di comunità
La comunità avrà
tempo per “vivere” la normale vita di clan/fuoco; il campo sarà infatti anche
occasione per approfondire relazioni, rileggere esperienze o confrontarsi sui
temi affrontati nei capitoli.
Servizio
Il servizio non è l'obiettivo
del campo ma è lo stile con cui vogliamo vivere l'incontro dell'altro e tutte
le esperienze che avremo occasione di affrontare in Albania.
Essere
scout
In Albania, saremo
testimoni e ambasciatori dello scautismo italiano e di uno stile di vita.
OBIETTIVI
·
cittadinanza
attiva come servizio all’uomo, gestione del proprio territorio e spinta alla
partecipazione politica;
· sviluppo di una
capacità critica verso l’informazione da parte dei media e riflessione sugli
stereotipi;
·
educazione
all’incontro con le diversità culturali;
· scoperta del volto
missionario della chiesa attraverso la testimonianza e la condivisione
quotidiana con la vita della comunità che ci ospita;
· incontro con un
contesto multireligioso (religione Cristiana Cattolica, Ortodossa e Islamica),
per coglierne ricchezze e difficoltà;
·
accompagnamento
alla lettura della realtà attuale del territorio in relazione ai temi
ambientali;
·
vivere
l’essenzialità per dare il giusto valore alle cose.